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Come realizzare una landing page per aumentare le conversioni: una breve guida
Una buona landing page è la base per la riuscita di una campagna di web marketing.
La landing page è quella pagina che il visitatore raggiunge dopo aver cliccato su una pubblicità e deve essere realizzata in modo tale da fare compiere al maggior numero di utenti l’azione desiderata (un’ acquisto, l’iscrizione ad un servizio o una newsletter, etc).
Un errore che vedo fare spesso, specialmente da piccoli inserzionisti di Adwords, è proprio quello di non creare una landing page, ma linkare la pubblicità direttamente alla homepage del sito dell’azienda. Salvo rare eccezioni l’homepage del sito aziendale non ha le caratteristiche per ricevere il traffico di una campagna pubblicitaria, perché piuttosto dispersiva e priva delle informazioni che l’utente si aspetta di trovare.
Il traffico proveniente da campagne pubblicitarie è molto specifico perchè arriva sul sito dopo aver letto il messaggio pubblicitario, che anticipa già molte informazioni. Conseguentemente il visitatore va “rassicurato” il più possibile sul fatto di essere arrivato sul sito “giusto” e incanalato verso l’azione che vogliamo che compia.
Secondo ClickZ la percentuale di conversione di una landing page varia dall’ 1% al 6% (dati del 2004), quindi stiamo parlando di numeri piuttosto piccoli e per questo è fondamentale massimizzarli il più possibile!
Vediamo come fare.
Non farli scappare!
Ore che abbiamo portato dei visitatori sul nostro sito ( e abbiamo speso dei soldi per farlo…) la prima cosa da assicurare è che non rimbalzino via! Quindi come ho già anticipato bisogna rassicurare l’utente rispondendo a queste domande:
- Sono finito sul sito che stavo cercando?
- E’ un sito affidabile?
- Perderò troppo tempo?
E’ necessario che i contenuti e la grafica al primo colpo d’occhio siano rassicuranti. In particolare bisogna fare in modo che il testo non sia troppo lungo e che vengano ben evidenziate le parole e i concetti chiave.
Concentrate abbastanza concetti utili nella parte in alto della pagina, l’utente non deve sentire il bisogno di fare scrolling per capire se è il sito che fa per lui. Altrimenti le probabilità di uscita si alzano vertiginosamente.
Definisci l’azione di conversione
Deve esserti ben chiaro quale azione deve compiere l’utente per far si che la conversione sia compiuta. Da questa decisione dipendono tutte le altre, ad esempio se lo scopo è l’iscrizione ad un servizio o ad una newsletter, in fondo alla pagina deve essere posizionato già il form da compilare. Analogamente per una vendita online deve essere ben evidenziato nella landingpage il bottone aggiungi al carrello o acquista.
Definisci il target
Ragiona molto sul tipo di utente medio a cui è rivolto il messaggio pubblicitario, specialmente dal punto di vista demografico (età, sesso, occupazione, etc). Più la campagna è targetizzata e maggiore sono le possibilità di successo!
Less is better!
Rimuovi tutti gli elementi non necessari al processo di conversione! Ogni immagine, testo o (peggio ancora ) link che può distrarre l’utente dall’azione che deve compiere va assolutamente eliminato!!!
In particolare è buona norma eliminare la barra di navigazione ( a meno che non sia utile al processo di conversione), al limite relegate questo genere di link in fondo alla pagina.
Facilita la conversione
Ripeti l’oggetto per l’azione di conversione (il form o il pulsate acquista) ogni mezza parte di schermo, in modo che sia presente sempre anche quando l’utente fa lo scroll.
L’aspetto grafico
Sfrutta i caratteri tipografici e i colori per condurre il visitatore verso l’azione di conversione. Concentra le informazioni importanti al centro della pagina e crea un percorso visivo e concettuale che porti verso il form da compilare o il pulsante acquista.
Compilare i form è noiso!
Alle persone non piace compilare i form, quindi se la tua azione di conversione lo richiede elimina tutti i campi possibili! Ad esempio per una newsletter basta la mail, per l’indirizzo spesso non serve inserire città e provincia, basta il CAP, e avanti così. Se è possibile utilizza un form con funzioni di autocompletamento.
Non sempre si compra subito!
Se il tuo obiettivo è la vendita di un prodotto, inserisci comunque un form per raccogliere l’indirizzo e-mail del visitatore. Spesso infatti la decisione di acquistare avviene alcuni giorni dopo, tieni il contatto in caldo inviandogli la tua newsletter. Un modo molto valido per raccogliere l’indirizzo è quello di visualizzare un box con scritto frasi del tipo:
Hai fretta? lasci qui il tuo indirizzo ti invieremo via e-mail tutte le informazioni necessarie.
Il form va collegato ad un risponditore automatico che invia una mail già preparata e successivamente le newsletter.
Provare, provare, provare
Coinvolgi delle persone in target con l’utente desiderato e chiedi un parere, può essere utile per correggere errori grossolani. Cerca di far convergere il lavoro su due landingpage e realizza un test bilanciando il traffico proveniente dalla stessa campagna pubblicitaria. Monitora le conversioni e scegli per il proseguimento della campagna quella che ha realizzato le maggiori conversioni.
Alcuni esempi di landingpage ed altri piccoli stratagemmi.
In italia credo che uno dei massimi esperti nel creare landingpage di successo sia Enrico Madrigrano, ti consiglio di prendere spunto da alcune sue pagine di iscrizione ai corsi di web marketing anche per avere delle ispirazioni per quanto riguarda la grafica e l’ uso di video.
Per ridurre la distanza (almeno emotiva) tra venditore e compratore e migliorare la Brand Identity del servizio o prodotto, Alessandro Banchelli consiglia di inserire la firma scannerizzata al fondo della pagina.
Tipica questa landing page per la vendita di libri online.
Altre fonti utilizzate per scrivere questa guida:
http://www.digital-web.com/articles/11_ways_to_improve_landing_pages/
http://www.marketingexperiments.com/improving-website-conversion/landing-page-optimization.html
http://www.shinynews.it/marketing/0605-landingpage.shtml
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